Misterioso, curioso, intrigante, incalzante e interessante. Una grande storia in un piccolo libro! Complimenti.
ARIANA ROSSI
Un libro non scritto, ma composto, come suggerisce il titolo, con un’armonia di indizi e colpi di scena.
WALTER VIVALDI
Apprezzata l’attenzione ai dettagli e allo studio che sta dietro all’elaborazione del libro.
ANONIMO
Il libro secondo me non ha un ritmo particolarmente veloce ma, grazie anche a tutti i piccoli particolari descritti durante le indagini, è molto realistico. Mi ha colpito il finale a sorpresa.
LUCA PASINETTI
Per essere il suo primo libro ha colto in pieno l’ottica del lettore moderno e del romanzo giallo. Il libro è stato abbastanza scorrevole forse con troppe parole in dialetto che rallentano la narrazione. Tutto sommato mi ha impressionato per l’utilizzo della donna come investigatrice che infatti era contro il commissario. E’ stata una scelta innovativa.
FABRIZIO BORGHETTI
Lei è più una buona scrittrice o una buona lettrice? A che età ha deciso di voler scrivere un libro? Molto giovane o in età avanzata?
ELENA DODICA
Libro intrigante che, anche se non con un ritmo incalzante, sa appassionare il lettore.
ALESSIA POLI
Libro avvincente, ma forse poco coinvolgente.
LEOPARDO SANDRI
Un consiglio: si potrebbe anche continuare la collana di gialli ancora con lo stasso personaggio di Mara Nicolosi, dato che penso abbia avuto una particolare caratterizzazione.
FRANCESCO DAL BEN
Avvincente, interessante, persuasivo non esistono patole migliori per descriverlo.
PATTO GALA
Un libro accattivante, coinvolgente, caratterizzato da una non facile scorrevolezza e semplicità; un libro che appassiona e attrae.
FILIPPO LEONCINI
Personalmente questo libro mi è piaciuto perché prima di tutto è un giallo ( che è il genere che preferisco) ed ha una storia coinvolgente con un finale a sorpresa. Un’altra cosa che ho trovato positiva è che è rapido e leggero nella lettura.
ALESSANDRO RABIZZI
Il testo mi è piaciuto anche se mi sarebbe piaciuta una maggiore caratterizzazione della città e dei movimenti bresciani. Ho apprezzato molto il colpo di scena finale, non avrei capito il colpevole senza la spiegazione.
ELENA MAGRINI
E’ un libro coinvolgente e scorrevole da leggere, dà onore alla città di Brescia. Mi è piaciuto molto e non vedo l’ora che esca il secondo.
ALESSANDRO TRIVA
Il libro, secondo me, ha avuto un ritmo lento per essere un giallo, ma comunque è stato interessante per le tecniche usate per individuare l’assassino.
CRISTIAN OTELLI
A mio parere questo libro è stato abbastanza intrigante, ci sono state pagine ricche di descrizioni che secondo me si potevano riassumere in poche righe. Mi è piaciuto molto il personaggio di Mara Nicolosi, decisa e testarda. Il finale è stato a sorpresa, non me lo sarei mai aspettata, credevo fin da subito che il colpevole fosse la segretaria, poiché mi sembrava tanto decisa, quasi con le risposte preconfezionate. Nel complesso questo libro mi è piaciuto, e soprattutto mi è sembrato molto bello il titolo “La chiave di violino”.
GIURIA MORUCCI
La lettura del libro è scorrevole e veloce e trovo la scelta del titolo interessante, poiché fa riferimento sia al contenuto che al genere di romanzo. Come ho espresso all’autrice, non abrei scelto la stessa immagine di copertina, in particolare perché è in bianco e nero, colori che non trasmettono le mille sfaccettature e gradazioni della musica co-protagonista del libro.
ELISA BATTAGLIA
Libro appassionante e veloce, adatto alla lettura serale in quanto di facile lettura. Il finale a sorpresa è ciò che mi ha più colpito, per questo lo consiglio.
MARTINA VIGNONI
Mi è piaciuto il fatto che anche se non viene esplicitato che la città è Brescia, ci sono diversi riferimenti e particolari che lo lasciano intuire. Le descrizioni della città mi hanno aiutata a vedere alcune caratteristiche di questo luogo di cui non mi ero mai accorta nella vita quotidiana, migliorando il mio giudizio su di essa.
MARTHA CASALI
“La chiave di violino” è stato un libro molto facile da leggere e anche interessante. Mi è piaciuto soprattutto dove è stato ambientato e il linguaggio che ha usato.
LAURA BERNY
Anche se non considero questo libro un capolavoro, ritengo che sia un buon primo passo per la sua attività, e spero che in futuro possa migliorarsi per proseguire e regalarci altre avventure di Mara Nicolosi.
ANDREI BRARIN
Penso che “La chiave di violino” sia un libro scorrevole alla lettura, non noioso. Ma è lento e non ha un ritmo molto incalzante in quanto tutto basato su delle indagini. Ho apprezzato il fatto del dialetto lumezzanese, perché provengo da lì. E infine mi ha intrigato il personaggio di Mara Nicolosi.
LUCIA BOSSINI
Mi è piaciuto abbastanza il libro, anche se avrei preferito un finale più con la sorpresa, più veloce. Io che sono di Lumezzane mi sono divertito a leggere degli scambi in dialetto lumezzanese.
LEOPARDO SALA
Il libro è stato piacevole, scorrevole da leggere, grazie anche a paesaggi familiari, che contribuiscono a dare il senso di calore, di accuratezza e documentazione nello scrivere il libro. Il racconto è stato avvincente e penso che ognuno possa apprezzarlo.
BIANCA CATELLI
Seguire le vicende ambientate nella nostra città è stato come guardare un bel film, seduto sul divano di casa mia.
GIOVANNI BONOSSI
Un libro che ti conquista, da leggere tutto d’un fiato.
CAMILLA ZAINI
Questo libro mi è piaciuto molto: ha una storia interessante, è coinvolgente e molto scorrevole. Mi ha affascinato anche la descrizione della protagonista, in cui l’autrice si è ritrovata.
ELISA REGALI
Secondo me è stato molto bello il fatto che nel libro siano presenti la lingua (dialetti e non ) perché rende la cosa “vera”.
NUSRAT JAHAN
Un intreccio di emozioni sullo sfondo di un intrigo. Un leone che trasforma la sua gabbia nel suo habitat.
MARCO MARINETTI
Il libro mi è piaciuto per la scorrevolezza e la velocità di lettura. In particolare il rispecchiare l’attore col protagonista è stata bella come idea. La scrittura però era resa più difficile da piccoli spazi tra una parola e l’altra.
FEDERICO FOLDON
Coinvolgente, scorrevole e molto bella l’impersonizzazione nella protagonista.
LUCA CITRA
Essendo ambientato nella mia città la lettura è molto coinvolgente e mi sono molto piaciuti i riferimenti alle passioni bresciane come lo spiedo.
ROBERTO BELLERI
E’ interessante e scorrevole, ma manca un po’ dei sentimenti e secondo me le relazioni tra la vittima e i sospettati dovrebbero essere più approfondite.
SILVIA TONGHINI
Il libro nell’insieme mi è piaciuto molto, ma ho trovato la trama leggermente banale. Ma ho capito dopo l’incontro con lei, che voleva mettere la trama in secondo piano.
ELENA TODESCHI
Corto, scorrevole, coinvolgente. Un libro giallo che appassiona, che ti porta a scoprire il genere poliziesco. E’ un testo quasi fin troppo veloce ma che viene facilmente apprezzato.
ANDREI LAURO
Questo libro non si può riassumere in poche parole, soprattutto per le descrizioni accurate legate alla trama o al paesaggio, mostrando al lettore le emozioni provate dalla scrittrice e il suo amore per questa nebbiosa città.
FRANCESCO ANTOCI
La cosa che più mi è piaciuta di questo libro è che, nel leggerlo, risaltano il senso di attaccamento alla propria terra e a luoghi visitati ai quali ci si è appassionati.
ANDREI FERRARI
Ho letto questo libro un po’ per costrizione della prof ed ero partita dal presupposto che avrebbe fatto schifo perché era per la scuola. L’ho trovato carino, anche se il giallo non è proprio il mio genere preferito e lo trovo un po’ noioso; nel complesso non posso dire sia uno dei miei preferiti, ma mi è piaciuta molto la trama.
LUCREZIA PAIARDI
Un libro giallo molto reale che descrive realmente la “prassi” per un delitto di una famosa persona. Il titolo e la foto già introducono il contenuto del libro. La scrittrice è stata molto brava a riportare il linguaggio locale, rendendo il racconto più realista. Un giallo perfetto.
LUCA LAUDICINA
Il libro è molto scorrevole e ben chiaro. Mi è piaciuta la scelta linguistica e la descrizione dei personaggi, i quali rispecchiano la gente del posto. Le auguro di avere molto successo! Arrivederci. MARTINA GADESCHI
Il libro mi è piaciuto, l’unica cosa che avrei cambiato un po’ è la trama, che secondo me è troppo “lineare”. Sembra quasi un’indagine verosimile a tal punto che perde di interesse in alcuni punti. Non so però se è una mia opinione sbagliata o se è dovuto al fatto che è un giallo classico. Mi sarei aspettato più colpi di scena.
CHORNDEAN VLADYSLAV
Il libro, oltre alla trama avvincente e alla lettura scorrevole, rappresenta un’attutidine, un’idea, una convinzione. Questo è il motivo per cui mi è piaciuto questo libro.
FEDERICO COLOMBI
Non mi piace leggere, infatti quando mi assegnano un libro non sono per niente entusiasta. Li stesso è successo con questo e infatti ho aspettato fino all’ultimo per leggerlo ma quando l’ho fatto sono stata molto contenta: era veloce, scorrevole e molto piacevole.
ELENA BELLINA
Il libro evidenzia molto il colore: il rosso. Rossa la copertina, rosso il colore del sangue della vittima, rosso l’amore per la scrittura e il calore e l’affettività per il paese natìo.
MICHELE BONERA
Mi è molto piaciuto il libro, perché anche a me piace l’immediatezza e la velocità di comunicazione. Ho apprezzato l’utilizzo di varie lingue e dialetti e anche l’intreccio e l’ambientazione della storia. Infine mi ha appassionato dalla prima all’ultima pagina, pur non piacendomi la lettura.
PAOLO MAURO
E’ un libro molto bello, incalzante dove il mistero ne è il protagonista. La cosa più bella, secondo me, è il fatto che l’assassina compaia verso la fine del romanzo, di conseguenza la trama non è mai ovvia, ma molto ricca di suspance. Inoltre mi sono ritrovato negli aneddoti bresciani, come ad esempio l’attaccamento alle macchine.
ALESSANDRO BORBONI
E’ interessante vedere come la gente, anche se con qualcosa di diverso, quando ha un obiettivo comune riesca a capirsi alla perfezione e a mettere in disparte le piccole divergenze che le separano.
NICCOLO’ REVarie
Davvero bello questo primo romanzo di Annamaria Naso, un giallo come “quelli di una volta”: appassionate e intricato con tanto di colpo di scena finale. Ricco di spunti e di particolari gustosissimi, un cast di personaggi davvero interessanti e una protagonista, la commissaria Nicolosi, direi irresistibile. Insomma il perfetto compagno per una piacevole lettura disimpegnata.
E poco importa se va via in un paio giorni; anzi la la sua lunghezza lo rende pronto per diventare unabellasceneggiatura.
Paolo Golini, Roma
Quando si legge un libro in due giorni …. non è solo questione di numero di pagine ma anche di coinvolgimento nella storia sia per come è scritta sia per come la si trova avvincente. Un esordio che lascia ben sperare per il futuro.
Edoardo Pisani
Nino Fazio da Messina mi riferisce quello che ha sentito in libreria, quando è andato a comprare il libro. Commento del libraio: “Minchia, è diventato un best seller”.
Da IBS
Un gran bel giallo, una storia intrigante e appassionante, curata nel minimo dettaglio. Belle le descrizioni, che danno respiro al ritmo incalzante del racconto. L’etereogeneitá del linguaggio e gli intercalari dialettali conferiscono una nota di colore e un tocco di vivacitá. I personaggi sono presentati in modo realistico e basta davvero poco per affezionarsi alla protagonista del romanzo! Spero di leggere presto il seguito! Ottimo libro.
Valeria Lucchesi da Tubingen- Germania
ll ritmo incalzante della vicenda,scandito da una prosa agile e moderna si “colora” dell’espressionismo dei dialetti che danno concretezza di vita ai personaggi che si muovono sulla scena del romanzo. I luoghi sono sapientemente descritti in una perfetta fusione di esperienze di vita e letteratura.
Laura Rabuano
Un libro piacevolissimo. La storia è coinvolgente e la scrittura è corretta e molto gradevole. Bella idea quella di mischiare in un unico libro i vari dialetti italiani. Unico difetto: troppo breve! Aspettiamo un’altra indagine di Mara Nicolosi.
Holmi
Un giallo che si legge tutto d’un fiato; ho trascorso un pomeriggio molto piacevole grazie a questo libro, ben scritto, dalla trama avvincente e dall’ottima caratterizzazione dei personaggi. Fin dalle prime righe il ritmo è incalzante, non mancano scene che alternano ironia e tensione, tutto ciò reso possibile dallo stile piacevole e immediato.
Sara Salvini
Un romanzo di tipo poliziesco molto appassionante. E’ bello il modo in cui l’autrice è riuscita a descrivere i personaggi e ad attribuir loro differenti personalità. Il libro è molto filante, fin dalle prime pagine sono stato assorbito dal racconto scritto in modo comprensibile e con citazioni dialettali di diverse zone italiane, nota positiva sulla scelta. I personaggi che compaiono sono differenti tra loro e l’autrice riesce a caratterizzarli sapientemente. Ho letto le pagine rapidamente sentendomi parte dello scenario e senza momenti di noia. L’obiettivo? Scoprire il colpevole prima che venisse svelato naturalmente, ma l’impresa è stata difficile!
Gian Luca
Un bel libro poliziesco che appassiona e diverte. Il ritmo è sostenuto e la storia è ben congegnata. I personaggi sono ben caratterizzati e rappresentano un spaccato di tanta Italia senza cadere negli stereotipi. Davvero interessante per un’opera prima. Aspettiamo con impazienza il seguito. Da non perdere.
Andrea Fioretti
Un giallo di qualità. Apprezzo il genere poliziesco anche se leggo raramente gialli. Questo romanzo invece ha catturato la mia attenzione sin dalle prime pagine tanto che una volta cominciato non ho potuto fare a meno di leggerlo tutto d’un fiato: la trama è avvincente; i personaggi sono interessanti, credibili, descritti con precisione; l’ambientazione efficace, la scrittura accurata e scorrevole al tempo stesso. Complimenti all’autrice, che spero ci racconterà altre avventure di Mara Nicolosi!
Teresa Sciascia
Ho letto il libro di Annamaria Naso e sono rimasto catturato da ogni cosa: intreccio, personaggi, sfondi e ambientazioni. Questa autrice, che dice di essersi avvicinata alla scrittura relativamente tardi sembra avere le carte in regola per diventare sempre più conosciuta.
Giovanni
Amici del giallo, a tutti consiglio questo libro!!! E’ stato presentato dall’autrice alla Feltrinelli di Pisa e lo trovate o potete ordinarlo in tutte le librerie d’Italia. Io ne ho letto il manoscritto tempo fa, ma da allora il romanzo si è arricchito e quindi lo sto rileggendo per riscoprirlo. Sulla pista del giallo si affacciano ricordi e modi di dire di varie regioni d’Italia, che fanno da cornice alle indagini del commissario Mara Nicolosi. Da siciliano anch’io, come Mara, concludo dicendo: mi raccomando non fate i tirchi fitusi ché tanto non ve li potete portare nella tomba i soldi, e per una volta che esce un libro scritto da una persona che ama la lingua italiana e la sua nobile grammatica, LEGGETEVELO!
Giancarlo
Il commissario Mara Nicolosi, figura ben azzeccata e di origini siciliane, vive e lavora in una città del nord Italia ed è il personaggio principale della storia. Un giallo da leggersi tutto d’un fiato, da divorare una pagina dopo l’altra. L’abile autrice, originaria di Messina, ci permetterà di conoscere, finalmente e solo dopo ripetuti colpi di scena, il colpevole e il movente che ha spinto ad uccidere, atrocemente, un famoso musicista. Una donna poliziotto, siciliana con i fiocchi, creata da una scrittrice, proveniente dallo stesso luogo, come Annamaria Naso: un duetto in versione femminile da poter competere, alla grande, con la coppia “Montalbano-Camilleri” alla quale sono molto affezionato.
Tiziano Consani
Non ho mai letto un giallo prima di questo, ma posso dire che è un libro avvincente, che si legge bene; ti prende e quando arrivi all’ultimo punto dell’ultima pagina ti dispiace di averlo finito!! Spero di poter accompgnare il commissario Mara Nicolisi in altre indagini, se ne farà in futuro!
Serena
Indizi, sospetti, interrogatori. Sono un’ appassionata di libri gialli, devo dire che questo me lo sono letto tutto in un fiato!!! Spero che sia il primo di una lunga serie.
Buby
Il cielo era quasi sempre grigio o biancastro mentre il sole, quando appariva, illuminava senza brillare né riscaldare. … Come le era sembrato lontano il terrazzo della sua casa in Sicilia!” (da “La chiave di violino”).
Ho letto il libro e mi è piaciuto; soprattutto ho adorato la sua leggera “sicilianità” che mi ha fatto pensare alla nostra terra lontana.
Vittoria Moraci
“LA CHIAVE DI VIOLINO”, prima fatica letteraria di Annamaria Naso. Il titolo, accattivante, è già un invito alla lettura: un giallo che si svolge in una città del nord. La protagonista una giovane, dinamica ed intelligente, commissario di polizia di origine siciliana, una squadra di polizia ben affiatata, un grande amore che muore per una breve avventura, un violinista poco apprezzato per scarso talento, l’omicidio di un famoso maestro d’orchestra: l’inchiesta non si presenta facile, anche se non presenta i soliti rituali dei gialli, e sta proprio qui l’originalità del romanzo, non colpi di scena, non eclatanti svolte, né pistolettate e lotte corpo a corpo, ma la riflessione, il lavoro di squadra ben coordinato che portano alla soluzione finale. Un romanzo da leggere e apprezzare proprio per il clima di calma e serenità in cui si svolge e per i personaggi, che vengono magistralmente descritti. Auguri e complimenti all’autrice.
Nina Giardinieri
Minirecensioni degli studenti del liceo “Dini” di Pisa
1. “La chiave di violino” è un appassionante giallo, coinvolgente e da leggere tutto d’un fiato. Rappresenta bene l’eterogeneità italiana con i suoi dialetti, i diversi vizi e virtù che percorrono la penisola da Nord a Sud.
Daniele Peri 3 F
2. Un romanzo capace di poterti trasformare in pochi istanti in un abile detective alle prese con un intrigante caso.Storia breve e avvincente che fa aumentare il desiderio di seguito.
Gioia Budroni 3 F
3. “La chiave di violino” è un ottimo libro secondo me: linguaggio non molto complesso, narrazione incalzante e personaggi carismatici. Un libro adatto a tutti, in conclusione molto probabilmente piacerà anche a chi non ama il genere giallo.
Edoardo Ruffoli 1 F
4. Il libro scorre molto bene e si legge d’un fiato. Penso però che sia adatto più ad un pubblico giovane che adulto.
Un libro che “senti” scritto più per amore della scrittura che per businness.
Pietro Balestri 1 F
5. Semplicità, voglia di fare ed esuberanza. Tre parole per riassumere il libro e l’autrice.
Lucia Di Guglielmo 3 F
6. A me è piaciuto questo libro perchè facile da leggere, scorre bene e non ha descrizioni troppo lunghe che fanno annoiare il lettore.
Stefano Deri 1 F
7. Il romanzo è ben articolato, anche se la prima parte è meno interessante per un lettore che al primop impatto deve scegliere il libro.
Inoltre mi ha reso la lettura più scorrevole e fluida l’inserimento di tre diversi dialetti: siciliano, bresciano e toscano.
Anonimo
8. Questo libro, essendo il primo giallo che abbia letto, mi ha colpita molto. Mi è piaciuta tantissimo la collaborazione fra tutti i personaggi e il fatto che tra loro non ci sia stata mai alcuna invidia, perchè purtroppo nella vita questo è difficile.
Elisabetta Papa 1 F
9. La cosa che mi piace di più di questo libro è il fatto che il commissario è una donna e che le persone la rispettano perchè è in gamba.
Maria Luce
10. Ritengo che il libro sia adatto molto di più ad un pubblico giovane che adulto, in quanto è molto incalzante e scorrevole, soprattutto per l’enorme presenza di discorsi diretti che immergono il lettore ancora di più all’interno della storia. La trama è ben strutturata, fattore che dovrebbe essere comune a tutti i romanzi.
Luigi Traino 1 F
11. Io ho apprezzato molto questo libro, forse però si poteva evitare di mettere frasi in dialetto, o quanto meno metterne meno, perchè per chi non ha mai nè parlato nè sentito parlare in dialetto la lettura diventa ostica. Però ho apprezzato il fatto che si parlasse della vita del commissario, perchè alle volte questo fatto viene sottovalutato, menbtre,per me, sapere di chi stamo parlando e la sua
storia sono aspetti da non sottovalutare.
Francesca Iacopinio 1 F
12. Il libro mi è piaciuto perchè, secondo me, la storia coinvolge molto il lettore e lo porta ad andare avanti nella lettura.
Lorenzo Giglia 1 F
13. Secondo me è un bel libro, molto scorrevole dal punto di vista linguistico. la vicenda è complicata ma comunque interessante.
Giulio Fuso 1 F
14. Il libro è molto coinvolgente e la storia ben strutturata.
Lisa Della Bartola 1 F
15. Un libro che a mio parere non rispecchia a pieno la vitalità, l’energia e il carattere forte e sognatore dell’autrice. Secondo me poteva osare un pò di più con una storia più particolare e originale.
Eleonora Romano 3 F
16. Mi è piaciuto molto perchè sino alla fine del libro non si capiva chi fosse l’assassino.
Virginia Nuti 1 F
17. La presenza di frasi ed espressioni in dialetto, sebbene crei un’atmosfera di realismo e mostri una società variegata, secondo me distoglie il lettore dall’idea che ha del personaggio che la usa.
Leonardo Guadagni 1° F
18. E’ un bel libro, molto coinvolgente e adatto ai ragazzi del liceo. Però il dialetto non si capisce molto bene e la storia finisce troppo presto.
Giulio Filippeschi. 1° F
19. Il libro mi è piaciuto perché mi ha preso molto e mi ha fatto entrare nelle scene. Inoltre era intrigante e poneva una sola domanda, cioè provare a indovinare chi era l’assassino.
Di Gora 1° F
20. Le descrizioni della città lasciano spazio alla tua immaginazione in quanto non è citato il nome, ma essendo vere rendono la storia più vivida.
Elena Metta 3° F
21. Non è tanto la lunghezza né le descrizioni o cose di questo tipo che min hanno colpito. O meglio, non solo. Secondo me ciò che è davvero bello è che, probabilmente, per la varietà dei personaggi di varia provenienza, puoi sentire la storia tua, puoi entrarci dentro e non percepirla una storia lontana e distaccata.
Serena Reale 3° F
22. Il romanzo è ben articolato, anche se la prima parte è meno interessante per il lettore che al primo impatto deve scegliere il libro. Inoltre mi ha reso la lettura più scorrevole e fluida l’inserimento di tre diversi dialetti: siciliano, toscano, bresciano.
Anonimo 1° F
23. Un giallo molto coinvolgente che ci fornisce una visione del personaggio principale, dal punto di vista caratteriale, molto buona.
Nicola Fabbri 1° F
24. Il libro mi è piaciuto ed è, a mio parere, molto coinvolgente. Ho apprezzato la divisione della storia in giorni e l’inserimento dei dialetti, anche se non sempre comprensibili.
Eleonora Passaglia 1° F
25. E’ un giallo con i classici elementi, niente di particolarmente speciale ma si legge facilmente e piacevolmente.
Lorenzo Taddei 1° F
26. Il libro è molto veloce da leggere e permette al lettore di immergersi nel racconto. Tuttavia manca una parte di tensione e, secondo me, e di picchi di suspance.
Andrea Salvadori 1° F
27. Il libro è molto scorrevole e interessante. Non mi è piaciuto molto lo scompiglio degli indizi all’inizio del libro, ma il finale è entusiasmante e convincente.
Cicchino Clio Koharn 1° F